Viaggiare Sicuri / Safe Trip

Per scaramanzia ho aspettato la fine di questi due mesi, prima di dire che il Brasile non è un paese così pericoloso come si dice in giro.
Ovviamente eviterei di girovagare di notte nei sobborghi delle grandi città, ma questo vale per tutto il mondo e non essendomi fermata a San Paolo e a Rio de Janeiro, vi racconto la mia personale esperienza in cittadine di medie/piccole dimensioni. Mi é capitato più volte di rientrare in ostello la sera da sola e sinceramente non ero per nulla preoccupata, anche nelle zone non turistiche i supermercati sono aperti fino alle 22,00, il clima per le strade era molto sereno, la gente tranquilla e nessuno mi ha mai importunata.
Dopo aver percorso più di 3000 km in bus, posso affermare che é il modo di viaggiare più sicuro.
I terminal degli Ônibus, chiamati Rodoviaria, sono un mix tra una stazione ferroviaria ed un aeroporto, con cancelli d’imbarco controllati, bar, negozi e ristoranti.
La facilità di prenotazione on line, assicura il posto ed una volta arrivati al terminal basta recarsi all’ufficio della compagnia prescelta per farsi stampare il biglietto.
L’ampia varietà di compagnie, orari e percorsi assicura il servizio in tutto il paese. Le lunghe tratte sono servite da autobus notturni super attrezzati, le poltrone sono reclinabili e dotate di poggia gambe ribaltabile, tv, presa elettrica/Usb/cuffie, in alcuni c’è la connessione wifi e forniscono una copertina per la notte, ho notato solo a fine viaggio che c’era anche un distributore d’acqua potabile 😃  e su tutti, ma proprio tutti i bus c’è il wc, come quello degli aerei.

Per quanto riguarda le zanzare, avendo vissuto in Padania, le brasiliane non mi son sembrate più aggressive delle nostre. Prima di partire comunque ho preso per due settimane dei granuli omeopatici di Ledum Palustre, che vi consiglio! E se non dovesse bastare, solo verso il tramonto ci si copre un po’di più o ci si spruzza un repellente. 🐝

Verdure crude ed acqua. La prima settimana, anzi no, i primi due giorni ho evitato insalatone.. Ma con sto caldo non mi andava proprio di mangiare cibi cotti e mi son lacciata tentare. Nessun effetto collaterale, nemmeno quando ho iniziato a bere acqua del rubinetto e frullati di frutta col ghiaccio. Sarò bionica?!

Una nota sui vaccini: In tutte le Asl danno  le info sulle vaccinazioni obbligatorie paese per paese, dovendo fare il giro del mondo ho fatto le principali:
Tetano, Epatite A, Tifo, Difterite e Febbre Gialla (più che altro perché la potrebbero chiedere in alcune frontiere quando vedono sul passaporto timbri di paesi tropicali, a me l’ha appena chiesta la compagnia aerea al check in all’aeroporto di San Paolo, per volare dal Brazile a New York)

Quindi, visitate serenamente questo splendido e vasto paese.

Stefi ⭐

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Before saying Brazil isn’t a dangerous country how it may appear, I waited till the end of my trip. Obviously you have to avoid big city suburb’s as wherever in the world and since I skipped Sao Paulo and Rio de Janeiro I can give you my opinion only on medium/small towns.
I have been walking on my own also during the evening and nothing scared me, supermarket are open till late and atmosphere in the streets was really quite.
After more than 3000 km by bus I can say that’s the safest way to travel.
It’s very easy to book on line (check the info on our ‘useful links’ page) and once at the terminal you can print your ticket at the bus company desk.
Bus Terminals are called Rodoviaria, a kind of mix between a rail station and an airport, there are gate controls, restaurants and cafés. Night buses are really well equipped, comfortable seats with legs layers, blankets, headphones and USB plugs, wc, water dispenser and sometimes Wi-Fi connection.

Regarding mosquitos, well, are not more aggressive then Italians ones. Before leaving I took an homeopathic remedy Ledum Palustre, that avoid bites, and in case of necessity I use some spray but only during sunset hours.

On the first couple of days I avoided fresh vegetables and ice, but I soon get bored and I eat fresh salads, used ice in fruit juices and drunk water from the sink, eventually nothing happened, am I the bionic woman?!

No vaccinations are obligatory but I did the main ones, also because you may need them to pass some borders, if on your passport there are tropical country stamps.

So, feel free to visit this huge and amazing country!

Stefi ⭐

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Praia da Pipa

It’s really hard to concentrate in a single article what Pipa offers, but since I’m leaving the country, I will try to summarize and conclude now the Brazilian chapter.
Having 10 days off, before next workaway experience, I planned to go to the north up to Jericocoara, swinging by a friend of friends in Praia da Pipa for couples of days, but since I’ve was treated like a princess and the royal palace in which I stayed is really charming, I stayed one week.
Recanto de Sophie is a wonderful group of independent villas surrounded by a lush tropical vegetation, each with private swimming pool and furnished with taste and creativity.

I was fine spending the day surfing at or just walink along the beautiful and vast beaches under the orange cliffs, among palm trees and rocks or on the dunes and ending up the day in the beautiful surroundings of Nirvana Loft, but for those who need more, Pipa has spoiled choice. Along the main street there’s a wide variety of restaurants for all tastes and for all budgets, several pubs with live music, many good quality clothing shops’.
Whether by the sea or at the mirador on top of a promontory you cant escape watching the sunset while enjoying a typical caipirinha or if like me, you are a beer lover, with a fresh Bohemia.
Saúde!

Stefi ⭐

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É difficile concentrare in un solo articolo tutto ciò che offre Pipa, ma dato che sto lasciando il paese, cercherò di sintetizzare e concludere qui il capitolo Brasile.
Avendo 10 giorni liberi, tra un incarico workaway e l’altro, mi ero programmata di andare a Nord fino a Jericocoara, fermandomi un paio di giorni a far visita ad un amico di amici a Praia da Pipa. Ma visto che sono stata trattata come una Principessa e la reggia in cui ho soggiornato é veramente incantevole, senza quasi accorgermene é passata una settimana.
Il Recanto de Sophie é un magnifico gruppo di villette indipendenti immerse nella lussureggiante vegetazione tropicale, dotate ciascuna di piscina privata ed arredate con estremo gusto e creatività.
Per me é sufficiente passare le giornate a surfare in uno dei tanti spot della costa o passeggiare lungo le incantevoli ed immense spiagge sotto le falesie arancioni, tra le palme e le rocce o sulle dune, per poi terminare la serata nella splendida cornice del Nirvana Loft, ma per chi ha l’esigenza di “andare in vita”, a Pipa non ha che l’imbarazzo della scelta. La lunga via principale offre una grande varietà di ristoranti per tutti i gusti e per tutte le tasche, diversi locali post cena con musica dal vivo, molto particolari e curati, alternativi e poco commerciali; tantissimi negozietti di abbigliamento e souvenir, il tutto di ottima fattura.
Che siate in riva al mare od al mirador in cima ad un promontorio non potete non osservare il tramonto, gustando una tipica caipirinha o se come me, siete amanti della birra, con una fresca Bohemia.
Salute!

Stefi ⭐

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A spasso per Salvador de Bahia

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Dopo il lungo viaggio approdo al terminal dei bus di Salvador verso le ore 16. Nel mio maccaronico portoghese chiedo info per andare verso il quartiere Barra, sul mare, dove mi aspetta la mia prima esperienza di Couchsurfing. Con 16 kg di zaino sulle spalle e sotto un sole cocente percorro una lunga e malconcia passerella che sovrasta un’immensa rotatoria, in cui sfrecciano tantissimi mezzi. Dopo esser stata rimbalzata fra varie fermate, attendo il mio autobus che dovrebbe essere diretto, ma tra indicazioni vaghe e lunga attesa salgo praticamente su uno a caso, passata mezz’ora grazie ai consigli di una gentile passeggera, scendo e ne prendo un altro. Lo sottolineo perché la cosa più complessa é passare, con lo zaino e la borsa a tracolla, attraverso il tornello strettissimo che sta davanti al bigliettaio proprio sull’autobus pieno di gente. Non è che non prendo il taxi per risparmiare, ma perché é una soddisfazione cavarmela senza “aiutini”, ovviamente se é giorno e se so che c’è la possibilità di raggiungere la mia destinazione anche con i mezzi pubblici. L’appartamento in cui devo andare sta in cima ad una ripidissima salita, grondante e ad un passo dallo svenimento citofono a Raphael, l’host è un giovane e gentilissimo giornalista multilingue. La sera ci godiamo un bel concerto blues in una birreria del quartiere Rio Vermelho, il giorno seguente invece girovago sola tra le vie del centro storico, chiamato Pelourinho. Evitando i negozi per turisti, mi perdo per le viette secondarie e mi mescolo tra la gente che affolla i marciapiedi. Passeggio disinvolta cercando di sembrare una brasiliana, convinta che bastino capelli ricci, minigonna ed infradito!?! Borsettina a tracolla e telefono o macchina fotografica poco in vista scoraggiano eventuali borseggiatori… Che sinceramente esistono in tutto il mondo!
Anche al calar del sole mi sento sicura e proseguo imperterrita il mio girovagare a caso, certa del mio senso di orientamento non perdo la bussola ed approdo a casa.
Il secondo giorno lo dedico al mare, o meglio ai tuffi dal piccolo molo che si trova tra il forte di Sao Diogo e quello di Santa Maria, non sarò all’altezza delle acrobazie dei ragazzini delle foto, ma mi son comunque divertita!

Per completare la descrizione di ciò che ho visto di Salvador de Bahia, alle belle spiagge e alle vecchie e colorate case del centro storico dovete aggiungere centinaia di altissimi palazzi (alcuni belli e nuovi, altri la classica colata di cemento anni 70), molti centri commerciali, grandi resort composti da lussuosi grattacieli con guardie all’ingresso e le migliaia di favelas che sorgono arroccate sulle colline..
Spero che le foto rendano l’idea di questa ambigua città che mi ha lasciato positivamente sbalordita.

Stefi ⭐

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On the road

 

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24 ore di bus, per 1200 km di strada statale su e giù tra le alture da Vitória (Espirito Santo) a Salvador de Bahia.
I sedili reclinabili, la connessione Wi-Fi e la copertina per la notte hanno reso meno pesante l’interminabile tragitto. Unica straniera su un bus pieno zeppo di brasiliani con bambini piangenti (argh!)

Viaggio in bus perché in questo modo vedo la realtà della cose. Dal finestrino non c’è finzione, vedi scorrere alternati il bello ed il brutto, vedi la gente mentre vive il quotidiano e quasi non si accorge del tuo passare. É un film muto, le immagini si susseguono senza sottotitoli, quelli, se vuoi, li crei nella tua mente.

“Il viaggiatore vede ciò che vede, il turista vede ciò che é andato a vedere.”
Cit. G. K. Chesterton

Stefi ⭐

 

 

25 hours by bus, for 1200 km up and down the hills. From Vitória (Espirito Santo) to Salvador de Bahia.
Comfortable seats, Wi-Fi connection and night blanket made the never-ending trip less hard. I was the only foreign person on a bus full of Brazilians with crying enfants argh!).

I travel by bus to see the reality. No fake from the window. You just see the beauty and the nasty running alternate, you see people in their daily lives not even noticing your passage. Like in a silent movie, frames follows one another without subtitles, you have to create them in your mind.

“The traveler sees what he sees, the tourist sees what he has come to see.”
Cit. G. K. Chesterton

Stefi ⭐

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Sunset at the lagoon

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“Un guerriero della luce ha bisogno di amore. L’affetto e la tenerezza fanno parte della sua natura… Quando il guerriero non si sente felice davanti al tramonto, c’è qualcosa di sbagliato.”

“Un guerriero della luce dev’essere preparato ad aver pazienza nei momenti difficili, e sa che l’universo trama in suo favore, anche se non ne comprende come.”

Il Manuale Del Guerriero Della Luce, Paulo Coelho

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“A Warrior of Light needs love. Love and affection are part of his nature… When a Warrior watches a sunset and feels no joy, then something is wrong.”

“So, a warrior of the light must be prepared to be patient at difficult times, and know that the Universe is conspiring in his favor, even if he does not understand how.”

Paulo Coelho,  Warrior of the Light

Stefi ⭐

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Into the Wild

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At about 20 km from Praja de Setiba there’s a beautiful small waterfall.
The bus left us at the beginning of a white road. Walking through high and huge bamboo trees, passing a small calm lake, after about 30 minutes we reached the waterfall and finally we could enjoy the natural jacuzzi seated on the black rocks, sorry I go swimming.. no time to write the article 😉

Stefi ⭐

 

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A circa 20 km da Praja de Setiba c’è una bella cascatella, raggiungibile anche con i mezzi pubblici. O meglio, l’autobus si ferma all’inizio di una strada sterrata,  percorrendola ad un certo punto ci si trova immersi tra altissime canne di bambù, si passa accanto ad un calmo laghetto ed infine si giunge alla cascata.
Ed eccoci seduti sulle rocce nere a goderci l’idromassaggio… scusate mi immergo e non ho tempo di scrivere l’articolo… 😉

Stefi ⭐

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Between cookies & wax / Tra biscotti e paraffina

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Playeros’ staff Ozzy-Brazil, Celibe-Paraguay, Stefi (me)-Italy, Letitia-France, Murphy-Usa

As you probably already know, we are traveling exchanging our time with bed & board. This week at Playeros I was on duty at breakfast, and during the crowded weekend at the bar and restaurant desk.
Eating here is just delicious, home made products include white and whole breads, fresh fruit juices, marmalades, dulce de leche, brownies, chocolate cookies, cheesecake and others desserts, Argentinian empanadas with meat, chicken, vegan..,well, everything you can imagine but all home-made!
And since the 90% of clients are surfers, we can’t miss waxes and leashes, but I suppose they are imported. 😊🌊

Stefi ⭐

Come avrete già capito, stiamo viaggiando scambiando qualche ora del nostro tempo  con vitto e alloggio. Al Playeros il mio compito in questa prima settimana é stato preparare la colazione e durante l’affollatissimo week end stare al banco del bar/ristorante.
Mangiare qui é una goduria perché la produzione propria comprende: pane bianco ed integrale, succhi di frutta fresca, marmellate, dulce de leche, brownies, cookies al cioccolato e nocciole, barrette di cereali, cheesecake e altri dolci, empanadas argentine al pollo, alla carne, vegetariane… Insomma di tutto di più, ma tassativamente fatto-in-casa.
E dato che la clientela é composta al 90% da surfisti, la paraffina e qualche leash non possono mancare.. Mi sa però che questi sono importati. 😉🌊

Stefi

 

 

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Green Me

Come nella mia terra adottiva, la Sardegna, anche qui mi piange il cuore a vedere rifiuti abbandonati per strada, nei campi ed in spiaggia. Paradisi terrestri rovinati dalla scarsa cura dell’ambiente.
Faccio un gran fatica a non differenziare la spazzatura, fortunatamente nei posti in cui siamo state ospitate almeno l’organico viene usato per fare il compost per l’orto.
E vista l’alta percentuale di vecchi furgoni un po’ malconci, presumo che passare la revisione auto non sia così difficile.
Una cosa invece che mi ha stupito positivamente é la presenza di piste ciclabili ovunque, sia nella caotica San Paolo che nei piccoli centri abitati come Ubatuba e Setiba, altroché Milano!
Ma non essendo dotata di due ruote, passeggio accompagnata dal fedele cagnolino di turno.

Stefi ⭐

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As happens in my adopted country Sardinia, I feel very bad seeing garbage left along the streets, fields and on the beach.
Paradise on earth ruined by environment careless. It’s really hard for me don’t recycle, luckily most of the hostel use organic waste to prepare compost for the garden.
And considering the hight number of old VW vans in bad condition, I suppose they don’t need to pass any car review.
One thing however that surprised me positively is the presence of bike paths everywhere, both in the busy Sao Paulo than in small towns like Ubatuba and Setiba. Since I have no bike, I walk with the faithful dog on duty.

Stefi ⭐

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Amores Perros

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DSC02349_20160503_170051Mi basta stare in compagnia dei miei amici a quattro zampe per sentirmi amata ed a mio agio; sicuramente loro lo sentono e ricambiano.
Ziggy e Zorro non solo mi hanno scortata per tutto il pomeriggio, ma mi han fatto letteralmente da guide apripista per mostrarmi la loro terra. Li ho seguiti fiduciosa in esplorazione di un lieve promontorio che si prolunga verso il mare tra le spiagge di Pina e di Caraís a Setiba. Il contrasto tra la roccia nera e la schiuma delle onde, che s’infrangono rumorosamente, mi ha lasciata incantata. Grazie ad alcune nozioni di geologia acquisite negli scorsi anni, son rimasta ad osservare i numerosi dicchi, ovvero ‘filoni di rocce intrusive posti tra altre meno resistenti’, … in parole povere quelle lunghe linee di colore e materiale differente che a volte sembrano dei cordoli creati dall’uomo.
Terminato il tour roccioso… É tempo di una corsetta sulla spiaggia lunga 12km, solo i cani eh.. Non esageriamo con il movimento! 🙂

Stefi ⭐
I just need to stay together with my four-legged friends to feel loved and at ease, surely they feel it and reciprocate it as well.  Ziggy and Zorro, my bodyguards, lead me to the best sites in their land.
I trustingly followed them in exploring a slope that extends into the sea between the beaches of Pina and Caraís in Setiba.
I’ve been enchanted by the contrast between the black rocks and the wave’s white foam. As in the last few years I learned something about geology, I find my self getting lost in observing dykes. A dyke, in geological terminology, is a sheet of rock that has formed into a fracture in a pre-existing rock body.
As soon as we had finished the rocky tour, we were ready for a run in the 12km long shore .. Well, just the dogs!

Stefi ⭐DSC02359_20160503_170049DSC02376_20160503_170044DSC02383_20160503_170041

Buzios by Night

So che sarò la delusione dei nottambuli, ma ahimè non sono la regina della mondanità. O forse lo sarei stata nel 1964, quando Buzios, da vecchio borgo di pescatori, é diventata la St. Tropez del Brasile, portata alla ribalta da Brigitte Bardot che venne qui con il fidanzato, il musicista brasiliano Bob Zagury.
Mi immagino passeggiare con un paio di pantaloni capri a quadrettini ed il sound di    “The girl from Ipanema”
Ah.. I favolosi anni ’60! Da allora, ogni anno aprono nuovi locali affacciati sia sulla centrale Rua das Pedras che sul lungo mare, dove é possibile degustare un drink osservando il tramonto oppure assaporare piatti tipici.
Dopo la mezzanotte la scelta é tra fare la coda per andare a ballare al Prestige oppure al Pacha, del quale mi sono limitata a fotografarne l’ingresso.. Perché come una Cenerentola del nuovo millennio, la mia carrozza mi ha riportata all’ostello prima di perdere la scarpetta, anzi no la ciabattina. 😉

Stefi ⭐

 

I know I will disappoint nighthawks, but I am  not a fashionable nights queen.  I’d rather be it in 1964, when little fisherman town Buzios, became the Brazilian St Tropez, thanks to Brigitte Bardot, who came here with her boyfriend, the Brazilian musician Bob Zagury.
I imagine myself  on the walkaway with a pair of “Capri” pants with the soundtrack of  The girl from Ipanema”
Ah, the fabulous ’60!
Since then, lots of new pubs opened on the main street Rua da Pedras and along the coastline, where you can taste a drink watching sunset, or savor a local meal.
After midnight the choice for dancing is waiting in line for Prestige or for Pacha disco club. I made a picture for you, just of the entrance,  I am a new millenium Cinderella and my carriage drove me back home before losing the shoe, sorry.. The flip-flop 😉

Stefi ⭐

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