Il menù di bordo

Ed il primo charter di Zenith è andato! 

Mi sono letteralmente “barcamenata” tra una ricetta francese scaricata da internet e qualche mio piatto forte italiano. Faticando un po’ perché il forno ed i fornelli a bordo sono più piccoli della norma, i piani d’appoggio limitati, i tempi di lievitazione in mare con l’umidità e le alte temperature variano ampiamente. 

Tanto per farvi capire, vi riporto il menù che ho eseguito in questi 10 giorni.

Nella foto sotto: Cheesecake ai frutti di bosco (era un po’ molle, lo so!), Pizza, Bisque di gamberi, Spaghetti alla carbonara.

Day 1

Cocktail di benvenuto

.Cena

Rotolo di petto di pollo al bacon ripieno di feta e pomodorini secchi

Casseruola di zucchine gialle e formaggio gratinato

Iceberg, pomodori e cetrioli

Panna cotta alla passion fruit

Day 2

.Pranzo

Nasi Goreng (riso indonesiano) alle verdure e gamberetti con guarnizione di fritattina

Finocchi e ravanelli

.Cena

Filetti di Red snapper al cartoccio all’aroma di timo

Zucca al forno 

Spinaci saltati con uvetta e mandorle

Brownies con panna montata

Day 3

.Pranzo

Hamburger di pesce croccanti (fatti da me)

Panini con semi di sesamo appena sfornati

Patate bravas ed arrosto

Insalata e pomodorini

.Cena

Pinzimonio di verdure

Lasagne

Gelato al caramello con cioccolato fuso

Day 4

.Pranzo

Insalata di pollo e grana con salsa Caesar

.Cena

Bisque di gamberi ed aragosta

Aragosta alla griglia

Spiedini di verdure

Cheesecake ai frutti di bosco

Day 5

.Pranzo

Roulade di carote ripieno

Affettati e formaggi misti

Insalata di pomodorini ciliegino e germogli (di non ho capito cosa.. ah ah.. ma non di soia, erano più fini)

.Cena

Risotto ai frutti di mare

Fagiolini e fave al burro

Day 6

.Pranzo 

Torta salata alle verdure 

Insalata mista con mela e uvetta

.Cena

Fajtas e tacos croccanti con chili, peperoni, insalata, formaggio

Banana bread con gelato

Day 7

.Pranzo

Brasato con patate al forno

Insalata mista con rape rosse

.Cena

Spaghetti di riso con verdure orientali

Anatra alla griglia

Day 8

.Pranzo

Pizza olive nere e pomodorini

Spaghetti alla carbonara

.Cena

Cubetti di tonno saltati con sesamo

Alghe wakane in agrodolce

Cus cus con verdure

Crumble di ananas e cannella con panna liquida

Day 9

.Pranzo

Fagottini di pasta fillo ripieni alle verdure

Parmigiana di melanzane

Insalata di cetrioli, pomodori, carote.

.Cena

Bistecche alla griglia

Patate alla dauphinoise

Torta con gelato

Day 10

.Pranzo

Pasta con pesto e verdure

Insalata romana con carote e ravanelli

.Cena

Pollo alla crema di cocco e curry

Riso basmati

Torta con panna montata

Day 11

English breakfast: Salsicce, bacon croccante, uova strapazzate e fagioli.


Nella foto sottostante i “buns”, i panini per hamburger che ho fatto con le mie manine…

Patate Dauphinoise, Torta salata di verdure verdi misteriose 😉, Melanzane alla Parmigiana, cestini di pasta fillo alle 4 verdure.

Cubetti di tonno marinati ai semi di sesamo

Carrots roulade ed insalata mista.

Ps. Le foto son quel che sono perché dovevo servire in fretta…😉

Extreme Food Challenge

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Ready, steady… Go!
Peter, our captain, just launched a food challenge: 3 weeks with less then 100 AUS $ (80€) in 3 persons.
We bought whole rice, carrots, cabbage, beetroots, potatoes, lemons, chickpeas, apples and oat meals. We had some leftovers from previous trip as oranges and rice paper rolls.
We left the coastline about 10 days ago and Peter sometimes had no luck during spearfishing , eventually today he catches 4 fish.. yeah, we are bloody hungry!!
One day in Brampton Island we joined another group of sailors during a small bonfire on the beach, they offered us chips, nuts and cold beers (yeahhh!)… Fedra and me ate everything like 3rd world children, under their gaze. They were astonished.
Few days after to compensate the lack of snacks we picked up some coconuts, since to chop them you have to use a machete and is unconvenient to do it on the boat, we had to open all the cocos on the beach, and without fridge they wont last too long…. bugger!
If you wanna discover if we will survive, follow our video blog Sailing Into Freedom
Stefi
PS: Can you believe is almost six month I don’t eat a pizza?! Forget-about-it!

Pronti, partenza… Via!
Il capitano ha deciso di lanciare una sfida: Tre settimane con meno di 100 dollari australiani, circa 80€ in 3 persone.
La spesa consiste in riso integrale, carote, patate, cipolle, cavolo, rape rosse, ceci, mele, limoni, fiocchi d’avena. Abbiamo in cambusa ancora qualche arancia e la carta di riso per farci degli involtini.
Siamo partiti da una decina di giorni e non sempre Peter è riuscito a pescare, finalmente oggi ha preso 4 bei pescioni e possiamo rifarci. Che fame!!
Una sera a Brampton Island abbiamo raggiunto 5/6 velisti che hanno organizzato un faló/aperitivo sulla spiaggia, ci hanno offerto patatine, noccioline e birra fredda (sííí!!!!) Fedra ed io ci siamo riempite la bocca come fanno i criceti… sotto i loro occhi alquanto sbalorditi.
I giorni seguenti per compensare la mancanza di snack siamo andati alla ricerca di noci di cocco, per aprirle serve il macete ed in barca è impossibile farlo, quindi le abbiamo dovute aprire tutte in spiaggia, ma non avendo il frigorifero non si conserveranno a lungo… uffa!
Se volete vedere se sopravvivremo senza scannarci, seguite il video blog Sailing Into Freedom.
Stefi
PS: Vi rendede conto che son sei mesi che non mangio una pizza?! Che-ve-lo-dico-a-fare?!

 

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Finally … Gelato Italiano!

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Ho sempre pensato che la creatività italiana unita alle potenzialità economiche del mercato americano siano un’accoppiata vincente, ne è la dimostrazione la gelateria Bobboi, sitauta sul lungo mare di La Jolla, a San Diego – California. Quando la qualità del prodotto offerto è alta, i riscontri del pubblico non possono che essere positivi. La coda all’ingresso è veramente lunga, segno dell’ottimo gelato che viene servito, ed è così tutto il giorno, tutti i giorni. L’attenta ricerca delle materie prime e la freschezza degli ingredienti utilizzati, fanno di questo gelato un’autentico piacere per il palato. Ma non sono mica la sola a dirlo, come potete leggere in questo link della rivista TIME, la gelateria Bobboi è tra i 10 migliori posti in cui mangiare in America.  Ringrazio Andrea, il proprietario, per la calda accoglienza e per la tipica ospitalià sarda che mi è stata riservata, dopo 4 mesi di vagabondaggio cominciavo a sentire un po’ di malinconia isolana!

Stefi

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I always thought that Italian creativity combined with the American economic market potentiality are a perfect match, and Bobboi ice cream shop, located in La Jolla, San Diego – California demonstrates it. When the quality of the product is very high, the audience feedback can only be positive. The queue at the entrance is really long, every day and all day long, which means that this gelato is really great! The careful research of raw materials and the freshness of the ingredients used, make this gelato an authentic pleasure for the palate. But I’m not the only one to say so, as you can read in this TIME magazine link, the Bobboi Natural Gelato is among the 10 best places to eat in America. Thank you Andrea, the owner, for the warm welcome and for the typical Sardinian ospitality that I was given, after 4 months of wandering I was beginning to feel a little bit of island of melancholy!

Stefi

 

 

Kaï Papaï / La casa delle Papaie

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I am doing my Caribbean workaway experience in Kaï Papaï, a bed & breakfast located in the south west side of the Island of St. Lucia. This huge villa, close to the sea and surrounded by a luxurious vegetation and several fruits trees (mangos, papaia, coconuts, bread fruits, cashew nuts) is hosted by a parisian woman who lives here with her children since few years. Sylvie is trying to propose to her guests something that involves also local people, activities like quadrille dance, art crafts and cuisine, barting knowledge/skills/stories with strangers, in exchange of gifts or donations.
In those pictures you can see how Mister Robie produce flour from the cassava tree roots. He first grated it, then mash it to release the serum and then cooked, after this treatment can be stored for many time.
This is only one of the several things you can experience to get in touch with the real Caribbean reality and not the one shown by tour operator…

Stefi ⭐

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La mia esperienza workaway caraibica si svolge presso il Kaï Papaï, un Bed & Breakfast a pochi passi dal mare, nella zona sud ovest dell’isola di St Lucia. La proprietaria di questa grande villa immersa nel verde, circondata da alberi da frutta (mango, papaia, anacardi, cocco, avocado…) é una donna parigina poliglotta che vive qui coi due figli da diversi anni. Sylvie sta cercando di proporre ai turisti qualcosa di diverso dal solito e che coinvolga anche la popolazione locale, tipo incontri di danza (quadriglia), d’artigianato o di cucina, barattando con gli stranieri conoscenze/competenze/storie, in cambio di regali o donazioni.
In queste foto potete vedere come Mister Robie  produce la farina dalle radici di manioca che gli abbiamo portato. Prima viene grattugiata, messa in sacchi di tela e schiacciata per fare uscire il siero, poi cotta, dopodiché si può conservare per diverso tempo.
E questa é solo una delle tante esperienze che si possono fare per entrare in contatto con la vera realtà caraibica e non con ciò che fan vedere i cataloghi dei tour operator…

Stefi ⭐

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Gallery

Between cookies & wax / Tra biscotti e paraffina

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Playeros’ staff Ozzy-Brazil, Celibe-Paraguay, Stefi (me)-Italy, Letitia-France, Murphy-Usa

As you probably already know, we are traveling exchanging our time with bed & board. This week at Playeros I was on duty at breakfast, and during the crowded weekend at the bar and restaurant desk.
Eating here is just delicious, home made products include white and whole breads, fresh fruit juices, marmalades, dulce de leche, brownies, chocolate cookies, cheesecake and others desserts, Argentinian empanadas with meat, chicken, vegan..,well, everything you can imagine but all home-made!
And since the 90% of clients are surfers, we can’t miss waxes and leashes, but I suppose they are imported. 😊🌊

Stefi ⭐

Come avrete già capito, stiamo viaggiando scambiando qualche ora del nostro tempo  con vitto e alloggio. Al Playeros il mio compito in questa prima settimana é stato preparare la colazione e durante l’affollatissimo week end stare al banco del bar/ristorante.
Mangiare qui é una goduria perché la produzione propria comprende: pane bianco ed integrale, succhi di frutta fresca, marmellate, dulce de leche, brownies, cookies al cioccolato e nocciole, barrette di cereali, cheesecake e altri dolci, empanadas argentine al pollo, alla carne, vegetariane… Insomma di tutto di più, ma tassativamente fatto-in-casa.
E dato che la clientela é composta al 90% da surfisti, la paraffina e qualche leash non possono mancare.. Mi sa però che questi sono importati. 😉🌊

Stefi

 

 

Praia Grande

A late afternoon I decided for an happy hour on Praia Grande, the most approachable beach of the 90 km long Ubatuba’s coastline. In between two cape, this beach unlike others it isn’t surrounded by vegetation, but stretches in front of few hotels – like a very tourist’s Riviera, baywatchers included – that’s why it is so popular. In addition to wideness another particularity is the car transit facilities because of the compact sand.

Since the sun sets very early and opposite to the sea, the street food vans were already leaving.
Luckily I found a kiosk still open, where appreciate a pastel (a kind of fried empanada filled with meet, chicken or cheese..) and the unmissable fresh beer.
We conclude there’s no happy hour cult.
So, let’s invest in the most famous escape dream ‘the chiringuito in the beach’!

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Un tardo pomeriggio ho pensato di andare a prendere un aperitivo a Praia Grande, la spiaggia più accessibile della costa Ubatubense, che si estende per circa 90 km. Delimitata da due promontori, a differenza delle altre spiagge non è avvolta da una fitta vegetazione, ma si sviluppa proprio di fronte ad una serie di hotel che sorgono sul mare – un po’ stile riviera romagnola, bagnini inclusi – e per questo motivo molto frequentata. Oltre alla vastità, la particolarità di questa spiaggia è la compattezza della sabbia che permette il transito alle auto e ai furgoncini dei venditori ambulanti. Forse per via del sole che tramonta presto e dal lato opposto del mare, i tanti chioschetti che la popolano durante il giorno stavano già sbaraccando. Per fortuna ne ho trovato uno ancora aperto in cui degustare un ottimo pastel (una specie di fagottino di pasta sfoglia fritto e farcito a scelta con carne, pollo, mozzarella..) e l’immancabile birretta fresca.
Ne deduco che qui non esiste il culto dell’happy hour, quindi affrettatevi ad investire! É il posto ideale per aprire il famoso ‘chiringuito sulla spiaggia’ sogno di metà degli italiani!!
Stefi ⭐

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